PRE RUOLO

RICORSO PER IL RICONOSCIMENTO INTEGRALE DEL SERVIZIO PRE - RUOLO SVOLTO

GRANDE VITTORIA PER FLC CGIL MANTOVA

Il Tribunale di Mantova condanna il Ministero dell’Istruzione e del Merito al riconoscimento del servizio pre ruolo per una

collaboratrice scolastica - ATA – ai fini della ricostruzione di carriera.

FLC CGIL Lombardia e FLC CGIL Mantova esprimono grande soddisfazione per la decisione assunta il 10.03.2023 dal Tribunale di Mantova che ha accolto il ricorso patrocinato dall’avv. Francesco Americo riguardante una collaboratrice scolastica.

Avendo lavorato per diversi anni con contratti a tempo determinato è stato proposto un ricorso per richiedere il riconoscimento integrale del servizio pre ruolo ai fini della ricostruzione di carriera.

Il giudice del lavoro richiamando il principio di non discriminazione tra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato sancito dalla Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, ha riconosciuto sia il servizio pre ruolo con conseguente aggiornamento della ricostruzione di carriera e degli scatti di anzianità sia le differenze retributive maturate, condannando il

Ministero anche al pagamento di euro 1750,00 oltre interessi..

FLC CGIL Lombardia e FLC CGIL Mantova ricordano che il ricorso è proposto gratuitamente per gli iscritti e che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all’integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio restati con contratti a tempo determinato e per ottenere il corretto inquadramento stipendiale.

La Federazione Lavoratori della Conoscenza (FLC CGIL) promuove per tutto il personale della scuola ricorso al Giudice del Lavoro finalizzato ad ottenere il Pieno riconoscimento del pre-ruolo svolto ai fini della ricostruzione di carriera. 

Al personale immesso in ruolo, che abbia un pregresso servizio di precariato, la ricostruzione di carriera viene effettuata riconoscendo, ai fini giuridici ed economici, i primi 4 anni di preruolo per intero e solo i 2/3 per tutto il periodo eccedente. 


Alla luce dei principi espressi nelle recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea tale disposizione risulta contraria alla Direttiva Comunitaria (1999/70/CE) nella parte in cui applica una discriminazione tra personale assunto a tempo determinato e personale assunto a tempo indeterminato. Tale orientamento è stato confermato da varie sentenze dei Giudici del Lavoro e dalla Corte di Cassazione al verificarsi di alcuni requisiti. 

Il ricorso punta pertanto ad ottenere il riconoscimento del diritto del personale della scuola al corretto inquadramento nelle fasce stipendiali. 


Per approfondire i requisiti sfoglia il nostro approfondimento cliccando QUI