[COMUNICATI] Il provveditorato chiuderà! Allarme dei sindacati

Data pubblicazione: Jul 16, 2017 2:44:26 PM

La sentenza, per i sindacati della scuola, è scritta. «La chiusura dell’ufficio dell’Ambito territoriale di Mantova è stata sancita» affermano in coro i rappresentanti dei confederali di Cgil, Cisl e Uil e degli autonomi dello Snals in un duro documento sottoscritto sia dai segretari provinciali che da quelli di categoria. Lì è descritta una situazione ritenuta non più sostenibile che deve essere assolutamente resa pubblica.

Per questo il documento è stato inviato al prefetto, al presidente della Provincia e al sindaco di Mantova, oltre che ai dirigenti scolastici di Lombardia e Mantova. Nel mirino c’è la task force che, con l’aiuto dei funzionari dell’Ufficio scolastico di Lecco-Milano, garantirà all’ex Provveditorato di Mantova («ridotto a 4-5 funzionari») l’avvio regolare del prossimo anno scolastico. Poi si vedrà.

«Andiamo avanti a piccoli passi» ammette la reggente Patrizia Graziani. Il sindacato parla di «grave sconfitta per l’amministrazione» considerando l’importanza strategica dell’ex Provveditorato «come presidio del ministero dell’istruzione e dell’Ufficio regionale scolastico sul territorio e il ruolo di coordinamento delle risorse, confronto sindacale e risposta al territorio che ha sempre svolto». La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la riunione, la settimana scorsa, con il responsabile del personale dell’Ufficio scolastico regionale Luca Volontè.

Il problema è il solito: la carenza di personale che si potrae da anni. Mantova si attendeva tre assunzioni per garantire la funzionalità minima in vista dell’inizio delle lezioni, a settembre, e se n’è vista assegnare soltanto una. Quasi una beffa. «Negli ultimi anni non c’è stata nessuna pianificazione strategica di risorse e di personale – commentano amari i sindacati – al contrario, si è lasciato andare tutto alla deriva». La soluzione della task force di emergenza, quindi, non è piaciuta per nulla: «Non può essere una soluzione credibile e accettabile per il nostro territorio: il personale della scuola, ma le stesse famiglie e gli studenti, hanno diritto a risposte sicure ed immediate, ad un servizio sul territorio». Dopo anni di reggenza della direzione dell’ufficio, «demandare ad altri uffici l’espletamento delle pratiche quotidiane è una sconfitta per il nostro territorio e per la gestione regionale e centrale del ministero dell’istruzione».

 Il sindacato rivendica «maggiore compartecipazione e confronto» con l’istituzione; non certo per colpa del personale, «ma per un’oggettiva carenza di punti di riferimento e di risorse allocate negli uffici». Cgil, Cisl, Uil e Snals auspicano «un cambiamento di rotta» nella gestione del provveditorato, «investimenti seri» per «ripristinare ruolo e funzioni dell’ufficio dell’ambito territoriale di Mantova». Il sindacato per ora non ricorre alle maniere forti e si dice disponibile «ad esplorare insieme soluzioni alternative» alla task force che, però, ammoniscono, «richiedono comunque investimenti a breve e a lungo termine».

Da soli, però, non potranno fare nulla: per rilanciare il servizio, è il loro appello alle istituzioni, «serve una risposta politica concreta ed immediata, al fine di garantire un normale avvio dell’anno scolastico, oggi comunque critico» nonostante le rassicurazioni del provveditore.

Articolo comparso su La Gazzetta di Mantova del 16 luglio 2017

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