[COMUNICATI] Sempre più scuole senza dirigenti e direttori
Data pubblicazione: May 31, 2017 12:48:6 PM
Siccome è sempre importante prevenire i problemi, proviamo una rapida analisi della situazione delle autonomie scolastiche mantovane.
Dimensionamento e sostenibilità — A partire dall’1/9/2017 le autonomie scolastiche diventeranno 51 (9 in meno rispetto al 2012!), con 1 scuola sottodimensionata ed 1 scuola oversize (1856 alunni!). A queste poi si aggiunge il CPIA (istruzione per adulti).
Governabilità e sostenibilità — Un’importante emorragia è legata alla cessazione dal servizio (pensionamento) dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali amministrativi (DSGA) a partire dal prossimo settembre 2017, a cui non corrisponde l’adeguato ricambio.
Il problema si ripercuote ovviamente sul numero in aumento di reggenze e di personale precario nelle segreterie, al posto del personale di ruolo chiamato a ricoprire gli incarichi di DSGA.
Attualmente
8 Dirigenti reggenti / 52 scuole (15%)
17 DSGA incaricati / 52 scuole (33%)
Pensionamenti a partire dall’1/9/2017:
5 Dirigenti scolastici
4 DSGA
IPOTESI per l’a.s. 2017/2018
13 reggenze / 51 scuole (25%)
21 DSGA incaricati / 51 scuole (40%)
Il ministro Valeria Fedeli ha promesso l’emanazione di un nuovo concorso per dirigenti scolastici a partire dal prossimo luglio 2017: tale concorso non potrà chiudersi prima di un nuovo anno scolastico, il che vuol dire che per il prossimo 2017/18 una scuola su quattro a Mantova sarà in reggenza, quindi un dirigente su quattro avrà un sovraccarico di responsabilità aggiuntive, sottopagate!, che lo porterà a svolgere in modo stressante il proprio lavoro. Oramai le responsabilità didattiche sono sempre più marginalizzate …
Il problema più grave riguarda sicuramente le segreterie, chiamate in questi ultimi anni a svolgere compiti sempre più delicati ed incisivi di gestione dati e responsabilità amministrative.
Il concorso da DSGA è nei cassetti del Ministero almeno dal 2010: una gravissima mancanza anche di rispetto nei confronti di quel personale che da anni sta lavorando al meglio delle sue potenzialità garantendo una buona qualità del servizio scolastico.
La formazione di altro personale con funzioni direttoriali è oggi la priorità che un buon Ministero dovrebbe avere: si tratta di formare figure professionalmente idonee a svolgere un lavoro che richiede competenze sempre più complesse viste le richieste dello stesso ministero. E’ una necessità oggi ineludibile.
Senza contare che questa operazione libererebbe altre risorse da stabilizzare nelle segreterie, oggi soggette a tagli continui di personale ed alla loro precarizzazione visto il mancato adeguamento dell’organico funzionale, così come avvenuto per i docenti.
Inoltre, sempre per quanto riguarda la formazione e la valorizzazione professionale, dal 2011 non sono stati più avviati corsi di formazione per le prime e seconde posizioni economiche del personale ATA, e contestualmente sono stati ridotti i fondi per gli incarichi specifici.
Ancora una volta il Ministero (MIUR) non brilla per lungimiranza organizzativa e progettazione di servizi, ma si distingue per la capacità irrazionale di razionalizzare in modo punitivo le risorse (efficacia significa per il MIUR garantire sempre più servizi con meno personale), lasciando le scuole da sole a gestire emergenze continue oltre le quotidiane e strutturate magagne della vita scolastica di tutti i giorni.
Uno degli obiettivi strategici di una Scuola Buona è quello di garantire continuità e sostenibilità anche nella dimensione logistico-strutturale del servizio: purtroppo questo obiettivo è da tempo ignorato dagli ultimi governi che hanno puntato, ora con una Legge di Bilancio, ora con una Riforma, a rendere sempre più compromessa la vita scolastica quotidiana.
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articolo su La Gazzetta di Mantova - 31/05/2017 (articolo di Nicola Corradini)
Allarme della Cgil: «Preside part-time in una scuola su 4»
In pensione da settembre i dirigenti Bonaglia, Cremonesi, Ceriani, Quadrani e Salami. Il sindacato: non saranno sostituiti. Preoccupazione anche per gli istituti privi di direttori amministrativi titolari