[COMUNICATI] Sos scuola, l’allarme della Cgil. All’appello mancano 20 segretari
Data pubblicazione: Jul 20, 2017 8:1:22 AM
Unendo i puntini si ottiene il disegno di un precipizio, quello su cui dondola pericolosamente la scuola mantovana. A unirli, i puntini, è Massimiliano De Conca, segretario della Flc Cgil: la notizia dei 15 istituti decapitati (su 51), senza più preside, va collegata all’assenza di 20 direttori dei servizi generali e amministrativi (sempre su 51 posizioni) e all’agonia del Provveditorato. L’evidenza del precipizio è tale anche per chi è estraneo al labirinto della scuola, che doveva diventare buona e invece si è ingarbugliata fino all’asfissia. Deragliando sul binario della burocrazia anche nel lessico.
Così come il dirigente scolastico è il preside di una volta, il direttore dei servizi generali e amministrativi (dsga) altri non è che il vecchio segretario scolastico, sempre più centrale nella scuola-azienda. Tra le altre cose, il dsga si occupa delle finanze e della gestione del personale non docente. Hai detto niente: il guaio è che l’ultimo concorso risale agli anni ’90 e di direttori di ruolo non ce ne sono più tanti in giro. Ulteriore complicazione, mentre la figura dei presidi, flessibile, si presta alla “toppa” della reggenza, quella dei direttori è più rigida, l’orario di servizio è di 36 ore settimanali, senza previsione di straordinari. Tradotto, reggenza significa lavorare gratis, e in anni recenti è capitato. A questo giro, invece, i venti direttori mancanti saranno sostituiti da altrettanti assistenti amministrativi, che a loro volta lasceranno venti buchi. Il solito imbroglio della coperta troppo corta.
Nel dettaglio, tra le scuole superiori sono senza direttore gli istituti Bonomi-Mazzolari, d’Arco-d’Este e Pitentino di Mantova, e il Greggiati di Ostiglia. Zoppi anche i comprensivi di Asola, Castiglione 2, Curtatone, Dosolo, Mantova 3, Marmirolo, Poggio Rusco, Sermide. Menzione speciale per le scuole senza dirigente né direttore: il Cpia e i comprensivi di Castel Goffredo, Gonzaga, Guidizzolo, Parazzi di Viadana, Pegognaga, Sabbioneta e San Giorgio.
«La situazione è molto dura – il commento di De Conca – anche perché in alcune scuola pesa la qualità delle assenze. Escludendo il personale già di ruolo, gli altri direttori si stanno facendo sul campo, in un contesto di burocrazia spinta che ostacola la formazione». Un sistema che incoraggia le reti tra scuole, trasferendo funzioni ma senza personale aggiuntivo. E si arriva così al terzo puntino, quello dell’Ufficio scolastico: «Il provveditorato gestisce una serie di aspetti essenziali – ripete De Conca – dai trasferimenti ai contenziosi agli organici. Se per l’avvio dell’anno scolastico è stata messa la toppa della task force di Lecco, il 13 settembre dovremmo subito sederci attorno a un tavolo per discutere del futuro prossimo. Con l’ultimo pensionamento, da lunedì a occuparsi di organici resterà una sola persona. La soluzione? Investire in risorse e formazione». La beffa? Dei due rinforzi destinati al provveditorato di Mantova, uno è stato richiamato al ministero che l’aveva distaccato, l’altro ha rinunciato. (ig.cip)
Leggi l’articolo di Igor Cipollina sulla Gazzetta di Mantova
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